top of page

HISTORY

In tanti  anni di attività si è formato intorno al festival BargaJazz un nucleo di collaboratori appassionati che a margine del concorso hanno dato vita con entusiasmo  alle meravigliose jamsession organizzate dal gruppo Enojazz il quale gruppo si è poi fortemente impegnato a sostenere l’attività del Jazz Club.

A questo punto le stesse domande sorgono spontanee per il concorso BargaJazz: Perché? Come? Chi? Ecc…..ecc…..

Anche qui c’è un precedente la “Serchio  River Band” formazione dilettantistica dei primissimi anni 80 ( nella quale militavano anche elementi esperti come Paolo Mannelli, Giancarlo Rizzardi, Marco Bartalini, Nicolao Valiensi) ed anche la “Easy Band”, (dove hanno fatto le prime esperienze elementi come Sergio Bertellotti, Alessandro Rizzardi, Andrea Guzzoletti, diventati poi ottimi professionisti)  nata nell’ambito della civica scuola di musica già attiva  da qualche anno. Evidentemente c’era a Barga una attività musicale (non sempre apprezzata e talvolta ostacolata) che ammiccava alla musica jazz e che alla fine qualche frutto lo ha dato la sciando delle tracce evidenti.

Anche qui si potrebbero porre le solite domande e non mancherebbero le risposte che a sua volta genererebbero altre domande, ma forse sarebbe un’altra storia.

Ma  torniamo  al Jazz Club. L’idea , che  era da tempo nella testa degli organizzatori di BargaJazz e dei suoi collaboratori, si è concretizzata quando si è presentata l’occasione di poter affittare una sede adeguata ad un prezzo accessibile. A questo punto  si è costituito un circolo A.C.S.I. (presidente Michele Fasano, segretario Mario Nardini) all’interno del quale alcuni soci, che potremmo definire fondatori, si sono autotassati raccogliendo la cifra di 7.200 €uro che sommata all’importo dei soci sostenitori (3.450  € ) e delle tessere ordinarie (€ 1.350) ci hanno permesso di affrontare le prime spese di arredamento e attrezzatura del club.

Siamo partiti con grande entusiasmo coinvolgendo tutti i nostri amici musicisti e tutti i nostri collaboratori, naturalmente soci, i quali si sono prestati a fare i baristi i camerieri e tutto ciò che comporta la gestione di un locale pubblico anche se riservato solo ai soci. Come tutti i sognatori avevamo previsto tutto con grande ottimismo e una volta partiti pensavamo che tutto sarebbe andato avanti senza problemi.

Non è stato così.

La gestione economica si è subito rilevata difficile perché le entrate (incasso bar , tesseramento e cene sociali) non sono  state sufficienti a coprire le spese generali ( fornitori, affitto, elettricità, acqua, pulizie e rimborso spese per i musicisti). Alla fine del primo anno di attività ci siamo salvati con il contributo straordinario di alcuni soci e soprattutto per l’aiuto dei ragazzi dell’enojazz che hanno devoluto i guadagni delle jamsession a sostegno del club.

L’obbligo di cessare la musica a mezzanotte è certamente il maggiore ostacolo all’attività del club; il pubblico non arriva mai prima delle 22 e il bar in solo due ore  non può fare che incassi modesti, inoltre la tendenza generale è quella di frequentare locali dove si può fare tardi. Ciononostante l’ambiente è decisamente gradevole, la musica sempre di qualità e soprattutto è l’unico locale in lucchesia (ma anche ben oltre) dove i musicisti jazz possono suonare per un pubblico che li ascolta con attenzione e competenza.

Ma purtroppo i conti non hanno emozioni  e più volte ci hanno suggerito di mollare. Fortunatamente  tra i soci fondatori c’è anche il proprietario del fondo sede del club (Sen.Andrea Marcucci) il quale, per sostenere la nostra attività, ha accettato di ridurci momentaneamente l’affitto, già decisamente favorevole, permettendoci di proseguire con maggior tranquillità.

Resta sempre determinante l’impegno volontario dei soci, sia musicisti che collaboratori nelle varie mansioni, ma possiamo dire che il Barga Jazz Club è una realtà consolidata come dimostra anche l’ottimo avvio di questa stagione (2006-07) che ha visto una affluenza di soci sempre in crescita."

Giancarlo Rizzardi

"Parlare di storia può sembrare improprio visto che il Barga Jazz Club ha solo pochi anni di vita ma tanta è la sorpresa, e direi la meraviglia, dimostrata da  coloro che si imbattono occasionalmente in questa realtà, e tante sono le domande che ne scaturiscono, che ci sembra opportuno soddisfare qualche curiosità.
Perché Barga ? Perché il Jazz? Chi ha avuto l’idea? Ci sono dei precedenti? Ecc…..
E’ naturale che un Jazz Club che programma un concerto tutte le settimane con musicisti sempre di buon livello in un paese di solo tremila abitanti distante 40 km. (di pessima strada) dalla città più vicina susciti una certa sorpresa.
Ogni storia ha una preistoria la quale a sua volta ha dei precedenti e così via . Il Jazz Club di Barga è potuto nascere anche perchè fin dal 1986 a Barga si fa il “Concorso Internazionale di Arrangiamento e Composizione per Orchestra Jazz” che ha coinvolto, come esecutori o come compositori e arrangiatori, gran parte dei giovani musicisti italiani che si sono formati nelle varie  scuole di musica jazz italiane (Siena in primis) e che ha reso il nome di Barga molto noto in tutti gli ambienti jazzistici italiani e d europei.

Giancarlo Rizzardi, socio fondatore e direttore artistico del Barga Jazz Festival

The Jazz corner of Barga

bottom of page